“Immagina la grandezza che può raggiungere una nazione guidata da un saggio sovrano. Adesso, immagina questa stessa grandezza e falla diventare due volte più magnifica, due volte più gloriosa! Vedi, piccolo Jean, i Sovrani Gemelli ci hanno fatto questo dono. Un paese due volte più grande di qualsiasi altro.”
Anziana signora Baliviana parla al suo nipotino
Il Regno delle Corone Gemelle di Balivia
Si racconta che la Balivia, in un lontano passato, fu governata da un sovrano tanto inetto ed incapace da portare il regno intero allo sfacelo e perfino alla fine della sua dinastia reale. Molti anni dopo, tra le famiglie nobili baliviane ed anche nel popolo crebbe il desiderio di tornare ai fasti d’un tempo e restaurare l’antica monarchia. Le famiglie nobili che avanzavano pretese sul trono però non riuscivano a mettersi d’accordo ma un lieto evento mise fine al dilemma: nella famiglia nobile D’Argant nacquero due gemelli e questi furono visti come una benedizione inviata dai Draghi Gemelli, un segno che la monarchia baliviana si sarebbe dovuta reggere su due corone invece che una, così che la lungimiranza di due menti avrebbe ridato grandezza alla Balivia. I gemelli furono, invero, due saggi e capaci regnanti e la famiglia reale dei D’Argant dimostrò ulteriormente di essere destinata a riportare la Balivia agli antichi fasti poiché nuovamente da uno dei due regnanti nacquero due gemelli, immediatamente destinati a succedergli nella Corona Gemella. Dopo secoli, la famiglia reale dei D’Argant prosegue ad esprimere due regnanti gemelli tanto da essersi guadagnati il nome di Sangue d’Argento. Nelle corti estere corrono voci poco lusinghiere sulla peculiare situazione dinastica della famiglia reale, ma all’interno dei confini baliviani nessuno metterebbe in dubbio la benedizione che i Draghi Gemelli hanno posto sui D’Argant.
La famiglia reale ha anche favorito un rinnovamento nella mentalità e nell’etica dei nobili baliviani, per evitare il rischio di cadere nei peccati dei nobili passati come raccontano le antiche storie. La nobiltà baliviana viene istruita alla diplomazia, a rispettare e a comprendere gli interessi e le cause del popolo, nonché a non rinchiudersi nelle mura dei propri palazzi bensì di spingersi fuori a visitare il mondo. Per questa ragione non sono pochi i giovani rampolli nobili che si spingono all’avventura in giro per Andor, spesso senza le finanze della famiglia, per dimostrare a sé stessi ed ai propri sudditi d’essere degni del ruolo che ricoprono. Il culto dell’Intrepido è molto diffuso tra i giovani delle corti nobiliari baliviane, proprio per questa usanza di viaggiare all’avventura che si è sempre più diffusa negli ultimi anni.
Nel Regno, attualmente, la tensione a nord aumenta esponenzialmente. Infatti, l’Impero Rasputii spinge verso sud spostando sempre più truppe al confine. Il Regno, di contro, lavora alacremente per tessere un’alleanza difensiva con le Valli e la Romelia.
Rochelle, la città dei Due Troni
La città di Rochelle è il fulcro del potere monarchico dei D’Argant. Il Palazzo d’Argento, dimora della famiglia reale e sede della Sala dei Due Troni è il luogo nel quale i Sovrani Gemelli amministrato la politica e si incontrano con la loro corte. Il Palazzo si trova in cima ad un’alta collina e si affaccia su di un’ampia vallata in cui si estendono i territori della città. La grande foresta che circonda Rochelle e riempie la valle è anche il luogo dove si tiene la Grande Caccia, un importante tradizione baliviana nel quale i Sovrani, assieme a tutta la corte baliviana, indicono un torneo di caccia e abilità d’arme e di giostre cavalleresche. In questa occasione, è usanza che i Sovrani in persona diano la caccia ad un cervo dal manto bianco ed uno dal manto nero e, una volta catturate le prede, vengano rilasciate in libertà a simboleggiare il buon auspicio per il proseguo della prosperità gemellare della famiglia D’Argant. La città ospita anche un importante Monastero del Culto dei Draghi Gemelli, al quale spesso vengono affidati figli gemelli le cui famiglie decidono di lasciare al Culto così che vengano cresciuti come sacerdoti di Katosh e Kal’Dum.
Tanaros, l’Alta Dimora
La città è il luogo d’origine della famiglia reale dei D’Argant, sebbene qui la famiglia vi ritorni solo in alcuni momenti di ritiro e riposo dai molti doveri della corte. La posizione sopraelevata della cittadina, in cima ad una catena montuosa, l’ha fatta ribattezzare l’Alta Dimora. La città è però celebre per l’Accademia delle Corone Taglienti, una scuola molto prestigiosa dove viene insegnata l’arte del duello all’arma bianca, spesso con lo stocco o con un’arma che si possa brandire ad una mano. L’Accademia fu fondata decenni orsono da due Sovrani Gemelli, due fratelli appassionati di scherma i quali vollero fare questo lascito al proprio Regno così che la loro passione per i duelli potesse vivere anche dopo di loro. Di recente la città però è in fermento a causa della nascita della Fondazione Magistirpe, un istituto dove viene insegnata la magia senza l’autorizzazione del Magisterium di Rared, come è consuetudine fare in accordo tra tutte le potenze di Andor. La Fondazione è stata creata da alcuni nobili baliviani guidati da Sylver Demagé, un abile mago di nobili origine che però è stato “Tagliato” dal Magisterium e per questo considerato un mago rinnegato. Il Magisterium sta facendo molte pressioni alla Corona Gemella per far chiudere questa folle impresa finalizzata a minare l’autorità di Rared.
Nomi
Gli abitanti della Balivia si chiamano Baliviani ed hanno generalmente nomi e cognomi prevalentemente “francofoni”, ad esempio Jean De Tour, Bernard LeFevre, Clementine Chevalier, Josephine Bollard.