“Con la tua spada punirai i nemici della Corona. Con il tuo scudo proteggerai il popolo del Belinar. Con il vessillo della Rosa Dorata mostrerai l’onore e la gloria del Regno. Oggi diventi un Cavaliere, figlia mia.”
Investitura a Cavaliere dell’Ordine della Rosa D’oro
Il Regno del Belinar
In tempi antichi il Belinar era conteso tra una famiglia mercantile di spicco, i Rosaspina, e i fedelissimi della vecchia monarchia, un gruppo chiamato i Figli della Corona. Dopo anni di sanguinose dispute la parte più moderata della famiglia Rosaspina decise di accettare le richieste dei Figli della Corona di restaurare la monarchia nel Belinar, per riportare il regno all’antico splendore. Grazie all’ appoggio dei Rosaspina, il legittimo erede al trono della famiglia Bradamante riuscì a riunificare le terre in poco tempo e a sconfiggere ogni oppositore. Un patto di eterna amicizia tra i Rosaspina e i Bradamente fu stretto organizzando un matrimonio combinato tra il legittimo erede al trono e la figlia di uno dei membri di spicco della famiglia. Al giorno d’oggi, i Rosaspina si sono totalmente diluiti all’interno della famiglia reale da far perdere quasi ogni traccia, ma il cognome non è totalmente perduto all’interno del Belinar. Si dice che nel Belinar si trovi una comunità di Arborei stanziati in una delle loro foreste sacre nota come Reame Arboreo di Solradioso, abitata dagli Arborei legati a questa stagione calda e soleggiata. La sua posizione però rimane un mistero per molti.
Mamerzia, la Splendente
La città di Mamerzia è la Capitale reale del Belinar, da qui la Famiglia reale dei Bradamante controlla una delle nazioni più potenti che Andor abbia mai visto. In cima alla città vi è la Reggia di Montevento, dimora dei Bradamante, il cui potere è stato ristabilito grazie alla grande restaurazione della corona. Mamerzia è soprattutto rinomata in tutta Andor per la bellezza della città e per l’imponenza delle sue mura.
Nella città di Mamerzia, oltre a ospitare le botteghe dei più prestigiosi artigiani del Belinar è presente la Sala delle Spine, dove si trova la sede principale dell’Ordine della Rosa d’Oro.
Sestia, il Porto Cremisi
Nella città di Sestia si trova il porto più importante di tutto il Belinar e prende il suo nome dall’Ordine del Serpente Cremisi, che ha la sua sede principale qui. Il Porto di Sestia è una tappa pressoché inevitabile se si vuole commerciare per mare con il Regno del Belinar ed è il centro di un fiorente commercio con Altendorf e Talisom. In svariate occasioni la Flotta dell’Hydra ha provato a razziare Sestia ma non è mai riuscita nel suo intento, almeno fino ad oggi.
Gli Ordini Cavallereschi del Belinar
La famiglia Rosaspina fu ricompensata con il cavalierato dopo la restaurazione della monarchia e appena dopo la restaurazione furono fondati i due Ordini Cavallereschi che al giorno d’oggi proteggono il Belinar. Anche se, come detto in precedenza, la famiglia Rosaspina ha smesso di essere rilevante si può ritrovare parte della sua araldica nei simboli di questi Ordini.
I cavalieri del Belinar sono celebri in tutta Andor per il loro valore e quello che non hanno in termini di numero viene compensato dal loro coraggio e dalle loro abilità marziali.
Ordine della Rosa D’Oro
Sono l’Ordine Cavalleresco più prestigioso e potente, il loro compito è quello di difendere le terre del Belinar da ogni minaccia e di proteggere la famiglia reale da pericoli interni ed esterni.
Ordine del Serpente Cremisi
Quest’ordine è la forza d’attacco principale del Belinar ed è quella che, al comando del re, lascia i confini del Regno per andare in guerra. Il grosso delle loro forze è attualmente impegnato nel conflitto con la Flotta dell’Hydra proveniente dall’Estelian.
Nei vicoli più bui e nelle taverne più malfamate si sussurra dell’esistenza di una terza forza a disposizione del Belinar, ma nessuno conosce se queste dicerie siano una voce messa in giro da qualcuno per spaventare i nemici della corona o siano fondate su fatti davvero accaduti.
Nomi
Gli abitanti del Regno del Belinar si chiamano Beloniani ed hanno generalmente nomi e cognomi prevalentemente “italici”, ad esempio Ismaele Gorlomi, Bernardo Livori, Roberta Zaffiri, Guglielmina Deterzi.