“Alcuni affidano la propria sorte alla spada, altri alla magia ed altri ancora agli Dèi. E forse ripongono bene la loro fiducia. Ma c’è un solo potere in grado di acquistare i servigi della spada, di sovvenzionare gli studi arcani e di pagare la pietra su cui si ergono i grandi templi: il denaro. È questo il vero potere”
Opinioni d’un mercante Talissiano
Consolato di Talisom
Il Consolato di Tallisom ingloba i territori che vanno dal confine sud del Ducato di Nulnden, ai confini occidentali delle Lande Maledette, fino ad arrivare, nella sua parte più meridionale, a lambire la foresta vicino Nantos. Il Consolato ha una forma di governo sui generis, vale a dire che è una plutocrazia. Infatti, solo le famiglie e le corporazioni più ricche esprimono rappresentanti nel Consiglio Consolare, che a sua volta elegge una volta l’anno il Console, il quale avrà compiti di governo. La vita quotidiana di Talisom è piena di burocrazia e burocrati, caratterizzata da una farraginosa quanto gargantuesca struttura amministrativa fatta di governatori, segretari, sovrintendenti e notabili. Ma dietro questa apparentemente invalicabile armatura di scartoffie si nasconde la vera forza che muove la grande ruota di Talisom: il denaro. Non v’è porta che non possa essere aperta, permesso di trasporto o foglio di via che non possa essere ottenuto senza il giusto compenso. O meglio, talvolta questo passaggio monetario è d’obbligo per far solamente muovere la grande ruota della burocrazia Talissiana.
Talisom, la Dorata
La città di Talisom è capitale nonché snodo commerciale principale di questa regione. La natura mercantile del Consolato ha reso questa cittadina una tappa obbligata per i materiali e gli artefatti misteriosi recuperati dagli esploratori e cacciatori di mostri nelle confinanti Lande Maledette. Il tutto in barba a Re Ildegardo di Bramos, il quale invece ne vorrebbe il monopolio. I rapporti tra i due stati si sono via via deteriorati attorno a questa contesa, fino all’odierna guerra di spie e di influenze.
Famigerato è il corpo di spie fedeli al Console noto come “le Maschere di Talisom”, al cui capo c’è un uomo misterioso conosciuto solo come “Il Sussurrante”. L’attuale console è Giovanni Bicci, ricco armatore di origini Beloniane che possiede una grossa flotta mercantile. Questi è succeduto al precedente Cosimo Cosimini, mercante di artefatti magici provenienti dalle Lande, finito al centro di un grande scandalo. Pare fu accusato di essere fin troppo legato al Re di Bramos e per questo è stato giustiziato come traditore.
La città rende molto chiaro che qui è la ricchezza il vero potere, per questo Talisom può essere una meta molto proficua per coloro che sanno come investire il proprio danaro. Si dice che a Talisom vi sia un tale flusso e giro di monete che se ogni mercante o nobile svuotasse le sue tasche la città brillerebbe come l’oro, per questo alcuni la chiamano la Dorata. In città si promuovono attività commerciali e l’apertura di botteghe o mercati, ben consapevoli che ciò porterà altri acquirenti alle porte della città. Ovviamente il tutto coadiuvato da una leggera donazione per permettere agli ingranaggi di girare.
Nomi
Gli abitanti di Talisom si chiamano Talissiani ed hanno generalmente nomi e cognomi prevalentemente “germanici”, ad esempio Klaus Werter, Franz Willhelm, Agatha Volkom. Ciò nonostante, molto tempo fa molte famiglie Beloniane provenienti dal Belinar si stanziarono qui e diffusero molti nomi e cognomi “italici”, ad esempio Ismaele Gorlomi, Bernardo Livori, Roberto Zaffiri.